“Essere in cammino”, questa la cifra dell’uomo nel suo ambiente. E nel camminare tracciare rotte, disegnando lo spazio intorno a sé.
Dal vagare nomadico a quello tribale, dalla delimitazione dei campi alla perimetrazione dei primi insediamenti, l’evoluzione umana è una conquista progressiva di spazio che sembra compiersi nelle grandi pianificazioni urbanistiche, ispirate a istanze di ordine, pulizia, controllo.
Ma lì dove sembra coronarsi la razionalità progettuale, margini inosservati di territorio continuano a resistere alla pianificazione, e ad opporre alla “città” forme parallele di spazialità autorganizzata.
E’ il rapporto a questi luoghi perimetrali a qualificare lo spazio umano, ed a definire la città come uno sguardo costantemente rivolto a quanto preme ai suoi confini.
Franco La Cecla, Antropologo dialoga con Andrea Le Moli e Salvatore Tedesco – Università di Palermo. Conduce e modera Laura Restuccia – Università di Palermo.
Evento in collaborazione con il Festival delle Letterature Migranti di Palermo.
A seguire la proiezione del docu-film “E’ assurdo per un bianco essere in Africa”, di Franco La Cecla (inedito).
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